Come Managing Director della European EdTech Alliance, Beth Havinga si occupa quasi quotidianamente di una questione spinosa che riguarda i servizi digitali a livello mondiale: l'interoperabilità. Questa si presenta sotto forme diverse e ostacola soluzioni apparentemente semplici. «L'idea che tutti i sistemi nel settore dell'educazione dovrebbero poter comunicare tra loro in modo sicuro e affidabile e scambiarsi informazioni senza perdere il controllo dei propri dati mi è sembrata fondamentale fin dall'inizio», spiega la relatrice del nostro convegno Educa25.

Educa25: clicco dunque sono?

La nostra identità digitale ci accompagna costantemente: nell’apprendimento, nell'accesso ai servizi digitali o nelle reti sociali. Ma che cosa significa tutto ciò nel concreto per la formazione? Quali opportunità e quali sfide comporta l'identità digitale? Discuteremo queste e altre domande durante il nostro convegno Educa25 il 3 settembre 2025 a Berna. Non mancate e contribuite alla discussione!

Con questa affermazione Beth Havinga si collega direttamente a una questione fondamentale che occupa le direzioni e le amministrazioni scolastiche nell'ambito digitale: com’è possibile conciliare i diversi requisiti e necessità degli attori coinvolti, cioè le alunne e gli alunni, il corpo insegnante e le collaboratrici e i collaboratori? Solo quando avranno una risposta convincente potranno integrare le offerte delle aziende EdTech nei propri sistemi in modo solido e sostenibile nel lungo termine.

L’identità digitale nei sistemi federali

Nel contesto della formazione, Beth Havinga si è naturalmente imbattuta nelle peculiarità dei sistemi federali. «Ho trovato subito particolarmente stimolante la sfida di progettare identità digitali che fossero compatibili e ampiamente accettate anche nei sistemi federali. Per diversi anni mi sono quindi occupata intensamente delle buone pratiche internazionali in materia di identità digitali nel settore dell'educazione, in particolare per bambine e bambini e alunne e alunni», descrive così la relatrice il suo percorso professionale nel mondo EdTech.

«  Abbiamo un bisogno urgente di soluzioni affidabili e incentrate sull'utente che non solo garantiscano la sicurezza tecnica dell'identità digitale, ma la rendano anche socialmente responsabile.  »

Nella difficoltà di progettare identità digitali che fossero tecnicamente compatibili Havinga ha trovato un forte stimolo per contribuire a creare delle buone pratiche internazionali, soprattutto per quanto concerne la sicurezza delle alunne e degli alunni.

Sicurezza tecnica e sociale

«La necessità di disporre di mezzi sicuri per dimostrare la propria identità nello spazio digitale aumenterà in modo esponenziale nei prossimi anni», prosegue Havinga. Considerato l’aumento di deepfake e dei bot utilizzati per rubare dati di accesso, «è chiaro che abbiamo un bisogno urgente di soluzioni affidabili e incentrate sull'utente che non solo garantiscano la sicurezza tecnica dell'identità digitale, ma la rendano anche socialmente responsabile».

Come possiamo quindi creare delle identità digitali che siano sostenibili non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sociale? Per Beth Havinga questi aspetti etici non sono meno importanti di quelli tecnici, anzi. La sovranità dei dati e l'autodeterminazione sono strettamente legati a questo tema.

Identità digitale e autonomia

Havinga sottolinea come in una prospettiva socialmente responsabile le identità digitali permettono alle e agli utenti di gestire e decidere in maniera autonoma sulle proprie informazioni personali relative a tali accessi. «Proprio nei contesti formativi, in cui l'autonomia delle alunne e degli alunni e del corpo insegnante è spesso limitata, questa nuova forma di capacità di agire in ambito digitale può svolgere un ruolo centrale», afferma Havinga.

L’intervento di Beth Havinga durante il convengo Educa25 discuterà queste tematiche proprio attraverso questo sguardo più profondo che si spinge oltre i meri aspetti tecnici delle identità digitali, profilandone le sfide pedagogiche ed etiche.

A proposito della relatrice

Beth Having

Beth Havinga

Managing Director, European EdTech Alliance

Beth Havinga è attualmente il Managing Director presso la European EdTech Alliance (EEA) e gestisce la propria azienda di consulenza, Connect EdTech. È inoltre attiva come delegata della EEA nell’ambito di numerose commissioni europee per lo spazio formativo digitale. Con passione Beth Havinga si impegna da lungo tempo per sostenere lo sviluppo e la crescita di un ecosistema formativo più innovativo e interoperabile.